I periodi di crisi, se così li si possono chiamare, in realtà hanno molto da insegnare.
Per un paio di mesi ho cercato di capire dove volesse portarmi il vento del cambiamento, e per non forzare le cose ho adottato la tecnica del lasciare andare e farmi trasportare dalle emozioni.
Dopotutto sono quelle che guidano tutti i miei servizi fotografici e mai come oggi ho deciso di ascoltarle.

Nei servizi fotografici in generale, c’è sempre bisogno di una “scaletta” fatta non tanto di pose, quanto più di suggerimenti utili a creare una situazione favorevole alle foto che so di voler realizzare.
Ma in questo i servizi di famiglia riescono sempre a scombinarti i piani, perchè quando si ha a che fare con i bimbi più piccoli è tutta un’incognita.

Si comporteranno bene? Sorrideranno?
Saranno disposti a fare i giochi che gli proporrò?

Se da una parte sono le sessioni più imprevedibili, dall’altra sono anche quelle più stimolanti proprio perchè non si ha il pieno controllo della situazione.

Oggi vi voglio raccontare di questa famiglia, composta da mamma Elettra e papà George che hanno voluto dedicare un’ora di svago alla propria famiglia per realizzare gli scatti che vedrete sotto.

Cosa può voler fare un bimbo in una spiaggia immensa?

L’occasione di giocare e fotografare il bimbo più grande Philip mi ha aperto gli occhi su ciò che cercavo di realizzare da tanto senza sapere come fare.
Qualsiasi cosa gli proponessi, sembrava non essere entusiasmante e con un carattere molto deciso e simpaticissimo, siamo stati noi ad accontentarlo nel fargli fare ciò che desiderava senza freni.

Abbiamo cominciato con dei salti a mano con mamma e papà, che hanno fatto tanto divertire Philip e incuriosire Oliver, il fratellino più piccolo che osservava attentamente.

Giusto il tempo di un po’ di solletico e il mio nuovo piccolo amico non ne voleva sapere più di fare foto. Così l’ho lasciato libero di fare ciò che lo faceva star bene e ho cominciato ad essere io quella che osservava i suoi passi, stimolandomi così per dei nuovi punti di vista da cogliere in fretta, senza disturbare e senza interferire nelle sue attività.

Nel frattempo

Mentre cercavamo di capire cosa avesse intenzione di fare, ci siamo dedicati al piccolo Oliver…pieno di ciccette morbide da mordere!

Nuovi giochi

Il lancio della sabbia e la ricerca di nuove conchiglie sono state le attività preferite di Philip, che subito entusiasta le ha portate a far vedere a mamma e papà.

Tempo di spostarsi

Dopo tanti “voglio andare sul ponte”, ci siamo spostati proprio lì, dove ancora una volta abbiamo fatto sentire Philip il protagonista e il direttore della scena.

Baci, abbracci e paroline sussurrate all'orecchio di mamma Elettra.

Siamo scesi dal pontile e abbiamo approfittato della cosa per un ulteriore acrobazia e Philip mi ha mostrato la sua macchina fotografica azzurra giocattolo, capace di fare foto reali, che una volta chiesto che bottone si sarebbe dovuto premere per vederle lui ha risposto:

Verso la fine

E’ tempo di sedersi sull’erba al tramonto per rubare qualche sorriso al più piccolo e al più tranquillo di casa, che alla fine del servizio è riuscito a farsi fare coccole e pernacchie dal fratello maggiore

"Che dite? Ci avviamo verso casa senza fare nemmeno una foto di famiglia al completo? "

E tra le spalle e le braccia di papà George tutti trovano posto, per poter così unire tutti i cuori in uno scatto che durerà per sempre.

Se desideri avere più informazioni e vedere altre foto, vai nella pagina dedicata agli shooting fotografici di famiglia. Sono disponibile a Chioggia, Padova, Venezia e a spostarmi in tutto il Veneto per foto sia in esterna o a domicilio da te.

Ma se hai già deciso e vuoi realizzare un servizio fotografico di famiglia privo di pose forzate come questo, contattami per maggiori informazioni

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