Qualsiasi collega potrà concordare con quello che sto per dire, perchè purtroppo una di queste cose ce le siamo sentite dire tutti almeno una volta nella vita.

Il lavoro del fotografo è ancora sottovalutato e purtroppo non è il solo.
Avere delle competenze creative alle volte è un’arma a doppio taglio, perchè ci si mette davvero poco a sminuirle.
Agli occhi di alcuni sembra ancora tutto un gioco e se le persone si mettessero dalla nostra parte capirebbero meglio perchè alcune frasi sono leggermente irritanti.

Quali sono queste frasi da non dire mai ad un fotografo?

1. MI SERVONO SOLO DUE O TRE FOTO

Solitamente è la prima fase che ci sentiamo dire quando un cliente vuole un servizio, ma spera di spendere meno chiedendo meno foto.
Che siano due, tre o cento serve sempre del tempo per realizzarle e post produrle. E il tempo va pagato.

Il 99% delle persone che fotografa un professionista specializzato in famiglie sa benissimo che le prime foto vengono scartate quasi sempre perchè chiunque tende a sentirsi un po’ impacciato, ma sono proprio le prime foto che aiutano nella realizzazione delle successive. Perciò anche a livello pratico è impossibile piacersi al primo scatto, a meno che non ci sia una grande sicurezza alle spalle….che però di solito hanno solo i soggetti che lo fanno di professione!

2. " C'E' QUESTA OCCASIONE...PORTA LA MACCHINA FOTOGRAFICA"

Solo noi sappiamo quanto amiamo fare ciò che facciamo, ma rimane comunque un lavoro. Sono rare le occasioni in cui possiamo evitare di stare dietro una macchina fotografica per goderci il momento. Ci piacerebbe poterlo fare.

Questa condizione scomoda si presenta a chiunque faccia un lavoro che ama, e proprio per questo si sottovaluta il fatto che possa comunque essere un peso tenersi impegnati per una certa occasione.
Il fatto che si ami il proprio lavoro ha una lama a doppio taglio, perchè in casi come questi non ci si mette meno impegno..anche se l’evento al quale si partecipa ha sfondo personale.

3. ALMENO TU HAI TANTO TEMPO LIBERO PERCHE' TI PUOI GESTIRE

Nel pensiero comune il lavoro creativo= non hai voglia di fare niente.
Sarebbe molto più semplice fare le nostre otto ore di lavoro, con uno stipendo garantito, in cui non dobbiamo continuamente investire per migliorare, avere ferie e giorni liberi pagati e non sentirsi sempre grandi responsabilità addosso in ogni cerimonia o servizio fotografico. Sarebbe molto più bello.
Ma preferiamo vivere d’ansia e delle emozioni di chi fotografiamo per essere felici.

Contrariamente a quanto si pensa, gestire il tempo è la parte più difficile di chi fa un lavoro creativo.
Ti prometti che “dopo questa finisco e chiudo per oggi”, e poi alla fine non sai dirti di no e ti ritrovi a fine giornata esaurito per non aver staccato prima. Poi subentra il senso di colpa per non aver fatto di più, o per aver fatto di più di quello che realmente potevi fare senza arrivare esausto.

A differenza di chi lavora come dipendente, anche i giorni di malattia hanno un peso enorme che non viviamo nel migliore dei modi perchè il più delle volte siamo costretti ad alzarci comunque per produrre.

Queste sono solo alcune delle tante frasi che non ci fanno sentire compresi e sottovalutati, ma ne esistono per ogni tipo di lavoro.

Il lavoro di chiunque non dovrebbe mai essere sminuito.
E questo diventa più semplice capirlo quando non si ha un lavoro da dipendenti.

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