In tanti si chiedono e mi chiedono come ci possa essere un numero limitato di foto dato che sicuramente in un’ora ne vengono scattate molte di più.

Lo sapevi che le prime foto che vengono fatte sono quelle che solitamente vengono scartate più facilmente?

Questo perchè i soggetti sono sempre comunque un po’ imbarazzati e lo si percepisce. Altro motivo per cui comincio sempre la sessione con delle pose più sciolte per farli sentire a loro agio.
Prendere confidenza è parte dell’esperienza fotografica, perchè solo attraverso il divertimento vero e la spensieratezza si possono ottenere scatti meravigliosi.

Tuttavia, non è mai facile selezionare le foto di un servizio perchè scattando a raffica spesso si finisce per guardare e riguardare centinaia di scatti in sequenza tutti identici.

Negli ultimi tempi, infatti, per alleggerire questo processo ho imparato a dedicare alle selezione un giorno soltanto così da evitare di impazzire nel post produrre tutto nello stesso giorno.
Una volta che le foto sono state selezionate, sistemarle diventa la parte più divertente e meno “pesante”.

Per aiutarmi e facilitarmi il lavoro, le foto che faccio vengono scremate in più passaggi.

IL PRIMO PASSAGGIO

La prima che faccio consiste nel guardare foto per foto per raggrupparle attraverso una valutazione eliminando solo quelle mosse, con gli occhi chiusi, capelli che coprono troppo il viso e in cui ci sono espressioni meno belle. In questa prima fase ne conservo più possibili, anche della stessa posa, per poter avere una panoramica di quelle potenzialmente buone.

Nei servizi fotografici di cerimonie come battesimi e matrimoni la selezione diventa più semplice e meno forzata perchè in quei contesti non esiste un numero di foto prestabilite, o almeno non per me.
Nei servizi fotografici di famiglia, new born o maternità invece, esiste un numero di foto da rispettare, ma questo non significa che vengano eliminati attimi importanti.

Continua a leggere per sapere come mi approccio alla selezione.

SELEZIONARE, NON ELIMINARE

La seconda fase di selezione consiste nell’osservare nuovamente gli scatti tra quelli già ritenuti buoni per fare un’ulteriore scrematura, e nella terza metto in paragone le foto più simili tra loro che ho già selezionato e ne scelgo una o due a seconda di un’infinità di caratteristiche!

Se sei arrivata a leggere fin qui ti chiederai com’è possibile eliminare immagini senza eliminare attimi importanti.

Devi sapere che ogni servizio fotografico ha una sua durata, che in anni di esperienza ho imparato a gestire al meglio. Sostanzialmente, più la durata dello shooting è lunga, più esiste la possibilità che si creino foto potenzialmente buone.

Nei servizi di maternità in cui non sono presenti bambini, ma ho a che fare solo con due adulti in attesa, esiste quello che si chiama “flow“, cioè una sorta di “scaletta” in cui dirigo la coppia a compiere dei gesti dolci così da prevederli un minimo…cosa che invece con la presenza di bambini è impossibile fare!

Perciò il primo aiuto che mi dò è quello di gestire al meglio l’orario e la durata dello shooting.

Questo però non basta perchè se una coppia si sente davvero a suo agio perchè più spavalda o intraprendente (o semplicemente perchè sono stata abbastanza brava da farla sentire rilassata), i momenti perfetti che si possono creare in un’ora possono essere molti di più.

Ecco perchè se si creano più situazioni diverse cerco di selezionare solo un paio di foto per ogni momento, così da non escluderne neanche uno ma mantenendo il numero di foto pattuito.

Come ti eri immaginata la selezione per un fotografo?
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