Cos’è un servizio fotografico di famiglia?
Un’ora del tuo tempo per sederti con i tuoi cari per rimanere impacciato e immobile in qualche posa?

Assolutamente no.

Un servizio fotografico di famiglia è un’occasione, è un’investimento condiviso con le persone che ami per poter apprezzare a distanza di anni attimi importanti.
Famiglia sono le persone che ti stanno più a cuore, che fanno parte della tua vita, e non ci devono necessariamente essere legami di sangue.

Regalarsi un servizio fotografico di famiglia è un “due in uno” : trascorri del tempo prezioso allontanandoti per un giorno dai pensieri della vita frenetica, e ti porti a casa l’essenza di quegli istanti.

Perchè un servizio fotografico di questo tipo si svolga nel migliore dei modi c’è bisogno di collaborazione tra fotografo e soggetti. E questa collaborazione si traduce in feeling, che è la base per degli scatti spontanei.

Se vuoi approfondire e guardare le mie foto di famiglia clicca qui.

Quindi un cliente può essere anche attivo nel servizio?
Mi stai dicendo che non deve fare semplicemente quello che chiede il fotografo?

Esatto, proprio così.

Di seguito troverai 3 cose da non fare durante uno shooting di famiglia:

1. NON PRESENTARSI IN RITARDO E NON PRENDERE IMPEGNI

La puntualità è segno di rispetto e di impegno preso seriamente da parte del cliente, ma anche del fotografo.

Arrivare in ritardo non farà altro che innescare un senso di fretta e ansia e ti farà partire nell’esperienza del servizio fotografico di famiglia con il piede sbagliato.
Sarai agitata, vorrai e dovrai restringere i tempi da dedicare alla tua famiglia, e pretenderai che i più piccoli rispondino ai comandi nel minor tempo possibile.

Perderai di vista lo scopo e l’essenza di ciò che stai vivendo e sarebbe un vero peccato.

Presentarsi puntuali ad uno shooting di famiglia e non prendere altri impegni subito dopo non solo ti permetterà più facilmente di sentirti a tuo agio, ma darai soprattutto il tempo ai tuoi figli di conoscere meglio e stringere un certo legame con il fotografo.

2. DIMENTICARE DI PREMIARE I BAMBINI

I bambini non lo sanno, ma ti stanno facendo un regalo standoti accanto per un servizio fotografico.

Improvvisamente si sentono in obbligo di fare i giochi che vuoi tu o che propone un terzo per ricreare una certa atmosfera.

Ma ci può essere anche qualche bambino che non ha voglia di fare ciò che tu vuoi.
Ecco perchè sono dell’idea che i bimbi vadano sempre assecondati, purchè la cosa li renda felici e spensierati.
E’ un loro modo per farti entrare nel loro mondo, ed è stimolante scoprirlo senza avere piani ben precisi, perchè è lì che si nasconde l’espressione giusta.

Con qualcuno di loro può risultare difficile approcciarsi perchè come gli adulti hanno un carattere loro e ognuno prova emozioni a modo suo.

Premiare i bambini durante un servizio fotografico è importante, purchè non passi il messaggio “avrai la caramella soltanto se farai esattamente ciò che ti dico”, oppure “ti comprerò il giocattolo X solo se farai un sorriso alla fotografa”.

Indirettamente si metterà in “cattiva” o “noiosa” luce una persona estranea che invece per il tempo del servizio dovrà diventare una nuova amica con cui giocare.

Premia i bambini con amore e affetto, con una coccola o con un giochino in più da fare durante il servizio, così che si senta divertito e gratificato e quando poi sarà tutto finito….vanno benissimo anche caramelle e gelati!

3. DIRE AI BIMBI DI FARE “CHEESE”

Questo piccolo incoraggiamento sembra innocuo ai fini di far sorridere un bimbo, e in effetti se ci si limita a chiedere questo ad uno che magari si dimostra più restio durante il servizio fotografico, non c’è niente di male.

Ma non tutti i bambini sono volenterosi di farsi fare foto, anche se la mamma gliene fa di tutti i tipi ogni giorno.
Alcuni sono più timidi, e alcuni sono solo seri perchè curiosi di capire chi sia questa sconosciuta con un aggeggio strano per le mani e che cosa stia facendo.

Il fatto è che anche nella maggior parte dei casi, anche con bambini più o meno grandi che però amano stare in posa, l’obbligo o il suggerimento nel fare qualcosa di specifico li porta ovviamente a comportarsi in maniera poco naturale e si perde la magia dell’attimo rubato.

Con i bimbi più piccoli la parte difficile è far sì che guardino in camera o che ci diano sufficienti attenzioni con lo scopo di scattare un bel primo piano, mentre con quelli più grandi che proprio per l’età sono consapevoli di ciò che stanno facendo, la parte difficile risulta quella in cui dobbiamo farli apparire naturali, quasi come fossero adulti.

Sono sicura che chiunque preferirebbe una foto del proprio figlio colto in un attimo spontaneo e sincero, piuttosto che con un sorriso finto in cui palesemente si percepisce che per aver fatto quello scatto si è detta una frase ben specifica.

Come suggerisco sempre, il segreto per un perfetto servizio fotografico è quello di lasciarsi andare al momento presente, godendoselo appieno.
Uno shooting di questo tipo è un regalo a vita che ci si concede e può divenire unico solo se si riesce ad esprimere se stessi per quello che si è, ricreando attimi di vita quotidiana.

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